Un edificio può essere definito “storico” o “vincolato” solo quando esiste un atto formale della Soprintendenza, emanato ai sensi degli articoli 10 e 13 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004).
Questo provvedimento, chiamato dichiarazione di interesse culturale, accerta che il bene possiede un particolare pregio storico, artistico, architettonico o archeologico e produce effetti giuridici vincolanti.Una volta emesso, il decreto:
Solo dopo questi passaggi l’immobile è considerato vincolato a tutti gli effetti, potendo così usufruire delle agevolazioni previste, come la riduzione IMU del 50%.
La normativa distingue due forme di tutela:
È il vincolo applicato all'immobile in sé, perché considerato meritevole di protezione.
Solo questo tipo di vincolo permette di accedere alla riduzione IMU.
Non riguarda il bene principale, ma l’area che lo circonda, per preservarne il contesto, la visuale, il paesaggio.
Gli immobili in vincolo indiretto devono rispettare regole più severe (materiali, colori, altezze), ma non sono beni culturali e non possono beneficiare dell’agevolazione IMU.
La Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale hanno chiarito più volte che l’agevolazione IMU è una norma eccezionale e non può essere estesa agli immobili soggetti solo a vincolo indiretto.
L’articolo 1, comma 747, lettera a), della Legge 160/2019 stabilisce che i fabbricati riconosciuti come beni culturali ai sensi dell’art. 10 del Codice dei beni culturali godano di un taglio del 50% della base imponibile IMU.Questa riduzione:
Per ottenere l’agevolazione, è necessario presentare la dichiarazione IMU, indicando:
Senza questi elementi, il Comune può negare il beneficio.
La giurisprudenza ha chiarito che il vincolo può riguardare anche solo una parte del fabbricato (come una facciata o un cortile): ciò è comunque sufficiente per applicare la riduzione IMU.
Secondo la Cassazione (sentenza n. 9036/2020), non è richiesta nessuna proporzione tra la porzione vincolata e il beneficio riconosciuto.
La riduzione per immobile storico può essere sommata ad altre agevolazioni IMU, applicandole una dopo l’altra.Le combinazioni più comuni sono due.
Se un immobile vincolato è anche dichiarato inagibile:
Risultato: base imponibile pari al 25% del valore iniziale.
Il MEF ha confermato che il beneficio per i beni culturali è compatibile con l’agevolazione prevista per gli immobili concessi in comodato gratuito ai familiari, se rispettati tutti i requisiti (registrazione del contratto, possesso di un solo immobile, residenza del comodatario, ecc.).Anche in questo caso:
Si consideri:
| CASO | Base imponibile | IMU dovuta | NOTE |
|---|---|---|---|
| Solo vincolo diretto sulla Villa | €100.000 | €1.000 | Riduzione del 50% |
| Vincolo diretto + inagibilità | €50.000 | €500 | Base al 25% |
| Solo vincolo indiretto sull’altro edificio | €50.000 | €500 | Nessuna agevolazione |
La Cassazione ha sottolineato che la riduzione IMU può essere concessa solo se:
Elenco comunali, attestazioni generiche o documenti non ufficiali non hanno valore.
Il beneficio fiscale non nasce dal valore storico percepito, ma dagli obblighi di conservazione imposti ai proprietari.
Senza la dichiarazione formale, viene meno il presupposto stesso per applicare l’agevolazione IMU.