2 min letti
07 Nov
07Nov

Aprire o gestire una partita IVA nel 2025 può sembrare semplice, ma tra nuove normative, regimi fiscali in evoluzione e adempimenti digitali, è facile commettere errori che costano tempo e denaro.
In questo articolo vedremo i 7 errori più comuni e come evitarli con qualche consiglio pratico da chi vive ogni giorno la contabilità al fianco di professionisti e imprese.

1. Scegliere il regime fiscale sbagliato

Molti freelance e nuove partite IVA scelgono il regime forfettario senza una valutazione approfondita.

Non sempre è la soluzione migliore: dipende dal fatturato previsto, dalle spese sostenute e dall’attività svolta.

Un errore nella scelta del regime può far perdere agevolazioni fiscali o comportare imposte più alte del previsto.

Consiglio: prima di aprire la partita IVA, confronta forfettario e ordinario con l’aiuto di un consulente: una simulazione iniziale ti evita spiacevoli sorprese.

2. Aprire la partita IVA senza un business plan

Aprire la partita IVA “per provare” è un classico errore. Senza una pianificazione dei costi, dei ricavi e delle imposte, si rischia di chiudere dopo pochi mesi.

️ Consiglio: prepara un mini business plan con tre elementi:

  • obiettivi di fatturato realistici;
  • spese fisse (INPS, software, commercialista, ecc.);
  • scenario ottimistico e prudente per il primo anno.

3. Dimenticare i contributi INPS

Molti pensano che l’unico costo da considerare sia l’imposta sostitutiva. In realtà, i contributi previdenziali possono incidere fino al 25% del reddito, anche nel regime forfettario.

Consiglio: calcola sempre un “fondo contributivo” ogni mese: così eviti di trovarti con un conguaglio pesante a fine anno.

4. Non conservare le fatture correttamente

Con la fatturazione elettronica è facile credere che tutto sia “già salvato”. In realtà, l’Agenzia delle Entrate conserva i dati, ma non le fatture complete per fini civilistici.

Molti professionisti scoprono troppo tardi di non avere un archivio valido.

Consiglio: usa una piattaforma di contabilità digitale (come Contabilità 2.0) per gestire e archiviare in modo sicuro tutti i documenti fiscali.

5. Confondere incassi e reddito imponibile

L’incasso sul conto non corrisponde sempre al reddito imponibile. Alcuni costi non sono deducibili, e alcune entrate vanno gestite in modo particolare.

Ignorare questa differenza può portare a errori nei calcoli delle imposte.

Consiglio: aggiorna periodicamente la tua situazione contabile: anche un semplice report trimestrale ti aiuta a capire quanto stai realmente guadagnando.

6. Non considerare le novità fiscali 2025

Nel 2025 cambiano soglie, aliquote e agevolazioni per diversi regimi fiscali. Molti lavoratori autonomi continuano ad applicare regole ormai superate.

Risultato? Errori nei versamenti e sanzioni evitabili.️ 

Consiglio: resta aggiornato sulle novità fiscali: un consulente aggiornato o un servizio come Contabilità 2.0 può avvisarti tempestivamente delle modifiche che ti riguardano.


7. Pensare che “fare contabilità” significhi solo pagare tasse

La contabilità non è un obbligo burocratico, ma uno strumento di crescita. Un monitoraggio costante dei numeri ti permette di prendere decisioni strategiche: investire, risparmiare, cambiare regime o pianificare il futuro.

Consiglio: trasforma la contabilità in un alleato: analizza i tuoi dati, confronta i risultati e fissa obiettivi economici misurabili.

In sintesi

Evitare questi errori significa iniziare (o continuare) la propria attività con una base solida e consapevole.

La gestione fiscale non deve essere un peso, ma un modo per controllare e far crescere il proprio lavoro.👉 Hai dubbi sulla tua situazione fiscale o vuoi un check gratuito del tuo regime?

Contattaci su Contabilità 2.0 e scopri come possiamo aiutarti a lavorare con serenità, senza errori e con più risultati.


POTREBBE INTERESSARTI:

- Corso esperto in contabilità;

- Corso redditi, bilancio e iva;

- Corso pratiche CCIAA;

- Corso analisi di bilancio;

Commenti
* L'indirizzo e-mail non verrà pubblicato sul sito Web.