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03 Nov
03Nov

La Legge di Bilancio 2025 introduce una delle misure più rilevanti nel campo della fiscalità e della digitalizzazione: l’obbligo, a partire dal 1° gennaio 2026, che i terminali POS (Point of Sale) siano collegati tecnicamente ai registratori telematici (RT), in modo da trasmettere automaticamente all’Agenzia delle Entrate i dati aggregati dei pagamenti elettronici.

Questa norma si inserisce in un percorso ormai consolidato di evoluzione digitale e di rafforzamento dei controlli fiscali: dopo l’introduzione della fattura elettronica e dell’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi, si compie un passo ulteriore verso la tracciabilità integrata dei pagamenti. 
Il 7 marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento con le specifiche tecniche per il collegamento POS-RT, che dettaglia come dovranno dialogare hardware e software per garantire il flusso automatico dei dati. 
Inoltre, sempre dal 1° gennaio 2026, gli operatori che forniscono POS (i cosiddetti “acquirer” o prestatori di servizi di pagamento) saranno tenuti a trasmettere all’Agenzia le informazioni identificative degli strumenti POS installati e gli importi complessivi giornalieri dei pagamenti gestiti tramite essi. 


Come funziona il collegamento tecnico


L’obbligo non riguarda soltanto un vincolo amministrativo, ma implica una riorganizzazione tecnologica:

  • Il terminale POS (hardware o software) deve comunicare in tempo reale con il registratore telematico, affinché ogni pagamento elettronico venga automaticamente memorizzato e aggregato nei corrispettivi. 
  • Il registratore telematico, a sua volta, trasmetterà all’Agenzia delle Entrate l’ammontare aggregato dei pagamenti elettronici giornalieri, insieme ai dati dei corrispettivi telematici (scontrini, documenti commerciali). 
  • Le specifiche tecniche stabiliscono i formati, i protocolli di comunicazione, i controlli di integrità e sicurezza, nonché le procedure di aggiornamento del software. 
  • In una fase transitoria, gli acquirer continueranno a comunicare i dati tramite sistemi precedenti, ma con decorrenza da gennaio 2026 il flusso passerà attraverso il Sistema di Interscambio (SID) per l’invio diretto all’Agenzia delle Entrate. 

Si precisa che non verranno trasmessi dati sensibili del cliente (nome, dati personali), bensì solo gli importi aggregati delle transazioni.


Soggetti coinvolti

Intervengono diversi attori:

  • Esercenti e commercianti che adottano POS e registratori telematici, dovranno adeguare i propri strumenti e procedure.
  • Fornitori di POS e software: dovranno rendere compatibili i terminali con le nuove specifiche e implementare gli aggiornamenti necessari. 
  • Acquirer / prestatori di servizi di pagamento: trasmetteranno dati identificativi e flussi aggregati giornalieri all’Agenzia.
  • Agenzia delle Entrate: riceverà e incrocerà i dati per attività di controllo e monitoraggio fiscale.


Regime sanzionatorio

La legge prevede sanzioni pecuniarie e sanzioni accessorie per gli esercenti che non si adeguano.Alcuni esempi:

  • Omesso collegamento tra POS e registratore, oppure mancata trasmissione dei dati: sanzioni amministrative. 
  • In casi gravi, è prevista anche la sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività (sanzione accessoria prevista dal D.Lgs. 471/1997) 
  • Le penalità possono variare da decine a migliaia di euro, in base alla gravità e alla permanenza dell’inadempienza. 

È fondamentale che gli esercenti non attendano l’ultimo momento per adeguarsi, poiché il rischio di incorrere in sanzioni con l’avvio della nuova normativa è concreto.


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