Molti contribuenti, al momento di presentare il modello 730, rimangono sorpresi nel vedere un saldo a debito, cioè la necessità di versare delle imposte aggiuntive, pur avendo un solo datore di lavoro e possedendo solo l’abitazione principale o piccoli terreni agricoli.
Vediamo insieme perché questo può accadere e cosa significa davvero.
Il CUD (oggi “Certificazione Unica”) riporta le ritenute IRPEF trattenute dal datore di lavoro durante l’anno. Tuttavia, queste trattenute si basano su stime mensili e non sempre coincidono perfettamente con l’imposta effettivamente dovuta su base annua.
Può succedere, ad esempio, che:
In questi casi, nel 730 il calcolo complessivo dell’IRPEF evidenzia una differenza da versare.
Anche se non producono reddito reale, i terreni agricoli generano un reddito catastale composto da:
Questi importi, spesso modesti, vengono sommati al reddito da lavoro e concorrono al calcolo dell’imposta.
Di conseguenza, aumentano leggermente l’IRPEF dovuta e possono ridurre alcune detrazioni, contribuendo così al saldo a debito.
L’abitazione principale non produce reddito imponibile IRPEF, ma interagisce con altre voci fiscali:
Infine, il risultato del 730 tiene conto anche delle addizionali IRPEF regionali e comunali, calcolate sul reddito complessivo.
Può quindi accadere che, pur avendo pagato correttamente durante l’anno, l’aggiunta di piccoli redditi catastali o la variazione delle aliquote locali generi un piccolo debito finale.
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